NETMAGE.10
a project by Xing

International Live-Media Festival
10th edition

Introduction



are in inexorable movement. It is principally this solution that Netmage in its tenth edition is searching for: other worlds, other sounds and visions, respecting the tension between what has been and what takes place within us – and it is undeniable how much that internal has been extraordinarily dilated in the last decade.
The imaginary is never ideal, absent of references. It is above all the place where something occurs or is acted upon. It can be thought of as a palace, a city or village, but also as an unreachable, mythical elephant cemetery, hidden in who knows what shadowy cone between Asiatic and African continents.
The imaginary, finally, is a site of representation but above all of projection. Which is why, in absence of the great framed images, we concentrate on their margins, on the wakes of occurrence.
We will therefore not stop to project, in this shared, evolving necessity.
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È questa principalmente la soluzione che Netmage alla sua decima edizione sta cercando: altri mondi, altri suoni ed altre visioni, rispettando la tensione fra ciò che si è stati e ciò che accade intorno a noi – ed è innegabile quanto quell’intorno si sia straordinariamente dilatato negli ultimi dieci anni.
L’immaginario non è mai ideale, luogo privo di referenze. È innanzitutto il luogo dove qualcosa accade o è accaduto. Può trattarsi di un palazzo, di una città o un villaggio, ma anche di un irraggiungibile e mitografico cimitero degli elefanti, nascosto in chissà quale cono d’ombra fra continente asiatico e africano.
L’immaginario, alla fine, è un luogo di rappresentazione ma soprattutto un luogo di proiezione.
Ecco perché, in assenza delle grandi immagini inquadrate occorre concentrarsi sui margini del quadro e sulle scie dell’accadimento. Non smetteremo pertanto di proiettare, in questa comune necessità evolutiva.
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